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I prestiti personali

Il prestito personale è un finanziamento non finalizzato all’acquisto di un bene o servizio specifico.

Rientra nella vasta categoria del credito al consumo, per cui può essere concesso solo al consumatore finale, non a una persona fisica o giuridica che voglia utilizzarlo a fini d’impresa o comunque connessi alla propria attività professionale.

Il contratto viene discusso e concluso direttamente tra consumatore e soggetto finanziatore (istituto di credito o intermediari finanziari) senza intermediazione di un soggetto convenzionato (esercente del punto vendita): il potenziale cliente presenta la richiesta di prestito personale al finanziatore, che la esamina e offre una risposta generalmente nell’arco di poche ore o giorni.

La mancanza di un collegamento tra la somma prestata e il bene o servizio da acquistare espone il creditore a rischi maggiori in caso di insolvenza. Così, per ovviare al problema, alcune banche e finanziarie chiedono al cliente di giustificare la richiesta di finanziamento.

Importi minimi e massimi del prestito personale

L'importo minimo per un prestito personale è di 200,00 euro, quello massimo ammonta a 75.000,00 euro. La somma finanziata e gli interessi maturati vengono rimborsati (si parla a proposito di piano di ammortamento) in un arco che può essere compreso tra 6 e 120 mesi.

Caratteristiche del "piccolo prestito"

Il piccolo prestito non è una forma particolare normata dal codice civile, bensì una formula utilizzata dagli enti creditizi per indicare il finanziamento di piccole somme (qualche migliaio di euro), di solito accompagnato da una semplificazione delle procedure.

I tassi di interesse nei prestiti personali

Nella quasi totalità dei casi l’interesse pattuito per i prestiti personali è fisso per tutta la durata del finanziamento e viene espresso con i normali indicatori del T.A.N. (tasso annuo nominale) e il T.A.E.G. (tasso annuo effettivo globale).
L'importo del prestito verrà inviato al cliente mediante assegno bancario o bonifico sul proprio conto corrente.

Facciamo un esempio pratico:
Se un cliente firma un contratto di "piccolo prestito" con un'azienda di credito, per un importo finanziato di 5.000 Euro da restituire in 36 mesi al tasso (T.A.N.) del 10,50% (T.A.E.G. 11,02%) senza alcun tipo di ulteriori spese, pagherà mensilmente rate da 162,51 Euro, fisse e costanti per l'intero periodo.